Le diseguaglianze sociali condizionano salute e benessere psicofisico
Nel 2013, il 28,4% delle persone residenti in Italia era a rischio di povertà o esclusione sociale. Ciò è quanto ci dice l’Istat sul rapporto “reddito e condizioni di vita”, condotto nel 2013 e pubblicato nell’ottobre 2014. La discriminazione di reddito può condizionare sia la salute che il benessere psicofisico.
Le diseguaglianze sociali hanno un impatto in molteplici aspetti della vita di una persona e condizionano il lavoro, la casa e gli oggetti di cui ci si circonda. Queste differenze economiche hanno conseguenze profonde nella quotidianità e sicuramente un impatto anche sulla salute e sull’aspettativa di vita.
Nei sistemi sanitari dell’Europa occidentale, ove in genere le prestazioni mediche sono garantite a tutti senza discriminazione di reddito, tale impatto non è semplice da misurare; quello che è certo è che la povertà economica porta a scorretti stili di vita e può avere implicazioni psicologiche che compromettono non soltanto la qualità della salute ma anche il conseguente benessere psicofisico. Le persone con reddito inferiore tendono, pertanto, ad ammalarsi di più e a guarire di meno.
Patologie comuni tra le persone a basso reddito
Le patologie a cui sono più soggette le persone con basso reddito sono molteplici e spaziano dai disturbi odontoiatrici (mancata cura delle carie e scarsa igiene dentale), a patologie oculistiche (carenza nell’assistenza specialistica e nella fornitura di occhiali); seguono le epatiti, le malattie infettive in età pediatrica, le infezioni trasmesse sessualmente, i problemi uditivi (audiologici) con la mancanza di assistenza specialistica e la difficoltà ad accedere alle protesi acustiche; sono inoltre frequenti le patologie cutanee e respiratorie.
Correlata alla povertà è anche il gap culturale: in genere, chi possiede un reddito basso presenta anche un basso livello di istruzione. Questo si ripercuote sulla cura della propria persona. L’obesità, anche tra i bambini, il tabagismo e l’alcoolismo sono alcune delle problematiche maggiormente presenti nelle classi più disagiate.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che la scarsa disponibilità economica non permette l’accesso a visite specialistiche a pagamento, soprattutto nei casi in cui le liste d’attesa di prestazioni da parte del Servizio Sanitario
Aspettative di vita crescenti salendo lungo la scala sociale
Negli ultimi 10 anni, tra i maschi italiani, si assiste ad una riduzione di oltre cinque anni tra gli operai rispetto a chi ricopre un ruolo dirigenziale, con aspettative di vita progressivamente crescenti salendo lungo la scala sociale.
La riduzione dell’aspettativa di vita va di pari passo con la scolarità: tra gli uomini, rispetto a chi è laureato, una persona con una maturità superiore ha il 16% in meno di vita, il 46% in meno per chi ha uno studio di scuola media inferiore e ben il 78% per chi si è fermato alle elementari.
Questo fenomeno si presenta anche tra le donne.
Su cosa dobbiamo lavorare? Certamente sull’istruzione, ma anche sull’interezza delle condizioni sociali che sono tra loro interrelate; la scuola riveste un ruolo primario ed è necessario incrementare la collaborazione tra gli enti pubblici e le istituzioni private del no profit che, al momento rappresentano un’ottima risorsa per incidere, in modo significativo, su queste marcate differenze, incluso il diritto alla salute.