Lo sapevi che i farmaci ti possono aiutare a smettere di fumare? Scopri subito come
Ci sono molti tipi di ex fumatori: quelli che hanno smesso all’improvviso, buttato via il pacchetto e non ne hanno mai più sentito il bisogno. Quelli che hanno smesso decine di volte e altrettante sono ricadute. Quelli che hanno smesso e ne hanno un ricordo nostalgico. Mentre alcuni non hanno fatto nessuna fatica, altri hanno penato non poco per riuscire a togliersi da questa dipendenza.
In ogni caso, ogni ex fumatore ha la propria storia e ha trovato un buon motivo e un metodo per cercare di risolvere il problema.
Oggi in commercio si trovano anche farmaci per aiutare a smettere di fumare.
I farmaci in commercio
I preparati attualmente in commercio per smettere di fumare sono diversi e rispondono alle esigenze e alle specificità dei fumatori. Non tutti, però, hanno la stessa efficacia.
Le linee guida basate sull’evidenza (Evidence Based) ne raccomandano tre:
Sostituti nicotinici
I sostituti nicotinici sono forse i più conosciuti. Sono prodotti da banco e si possono acquistare in farmacia anche senza ricetta medica. La nicotina viene somministrata con metodi diversi; infatti, i sostituti nicotinici si trovano in: compresse sublinguali, compresse masticabili, chewinggum, cerotti, inalatori, spray orali ecc.
I sostituti nicotinici vanno utilizzati con criteri specifici per poter essere efficaci. Spesso il “fai da te” di chi usa questi prodotti non porta a risultati duraturi. Per questo, serve uno specialista che dia indicazioni precise sul dosaggio, sul tipo di prodotto più adeguato al paziente e sulle modalità di assunzione. Inoltre, è importante un supporto motivazionale ed una guida “per tappe” per raggiungere l’obiettivo e restare poi astinenti.
I sostituti nicotinici vanno assunti con estrema cautela soprattutto da persone che abbiano importanti problemi cardiovascolari.
Buproprione cloridrato
Si tratta di un farmaco che rientra nella categoria degli antidepressivi. Durante l’utilizzo del farmaco si notò che era scarsamente efficace come antidepressivo, ma che ad alcuni fumatori toglieva il desiderio di fumare. Il buproprione è piuttosto efficace, ma presenta diversi effetti collaterali. Va assunto sotto il controllo medico ed è controindicato per persone con epilessia, pregresso trauma cranico e disturbi del comportamento alimentare. Anche per il buproprione è bene che sia l’affiancamento di uno specialista.
Vareniclina
Pubblicato nel 2016 su “The Lancet”, il più grande studio sui farmaci per smettere di fumare ha coinvolto 8.144 fumatori adulti e ha dimostrato che la vareniclina ha un’efficacia maggiore rispetto agli altri.
La vareniclina agisce sui recettori nicotinici (ma non è a base di nicotina) e toglie le crisi di astinenza. Grazie alla saturazione dei recettori nicotinici fatta da questo farmaco, il piacere del fumo e il bisogno di fumare sono decisamente ridotti.
La vareniclina viene venduta dietro prescrizione ricetta medica e interviene sulla componente fisica della dipendenza. Per avere maggiori risultati e monitorare l’andamento del paziente è utile l’affiancamento di uno specialista che definisca dosaggi, tempi di somministrazione, modalità di cessazione e supporto motivazionale per il mantenimento dell’astinenza nei 3-4 mesi di assunzione.
Nortriptilina
È un antidepressivo triciclico. Viene utilizzato per smettere di fumare e per contenere eventuali sintomi depressivi compresenti.
Centri Antifumo di Secondo Livello
I Centri antifumo di secondo livello sono centri specializzati per la cessazione del fumo di tabacco. Prevedono la presenza di più figure professionali (solitamente un medico e uno psicologo) che collaborano per aiutare i pazienti a smettere di fumare.
Nei centri antifumo di secondo livello si pone, quindi, una grande attenzione sia alla componente fisica della dipendenza (gestita con i farmaci), sia alla componente psicologica legata ai rituali, alle abitudini, ai bisogni emotivi connessi al fumo di tabacco. Entrambe le figure professionali forniscono un supporto alla motivazione.