ALGHE, il tesoro del mare

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Alghe: perché sono così preziose?

Alghe: consumate da secoli in oriente per le loro proprietà benefiche, sono adesso molto diffuse anche da noi. Perchè fanno cosi’ bene? Leggi l’articolo di Luisa Benedetti Poma, Giornalista e Membro della Consulta Femminile LILT Biella

Approdate in occidente da poco, eppure molto apprezzate

Gli orientali le consumano da secoli, avendone scoperto le grandi ricchezze e le numerose proprietà. Noi occidentali le guardiamo ancora con sospetto, e solo da poco tempo abbiamo imparato a consumarle, grazie al boom dei ristoranti giapponesi che propongono sushi ed altre ricette che le prevedono.

Un portento vitaminico

Stiamo parlando di un mondo affascinante e sommerso, quello delle alghe, capace di regalarci vitamine, minerali e antiossidanti, oltre ad essere uno dei segreti di bellezza più conosciuti ed apprezzati. In Giappone, questi vegetali acquatici vengono da sempre consumati regolarmente durante i pasti, non necessariamente con sushi e sashimi come siamo abituati a credere. Ormai  molto diffuse nelle erboristerie e perfino nella grande distribuzione, se ne contano circa 30 mila specie. Si acquistano perlopiù secche, e vanno tenute in ammollo per qualche minuto prima di consumarle. Ma vediamo quali sono quelle più conosciute per la nostra salute. Particolarmente ricca di potassio è l’alga Arame, indicata per coloro che praticano intense attività sportive. Ha sapore delicato e può essere lessata e consumata come contorno soltanto con l’aggiunta di un po’ di olio. E’ invece ricca di ferro l’alga Dulse, dal caratteristico colore rosso e dal sapore piccante. Può essere raccolta a mano sulle spiagge  di Bretagna, Scozia e Irlanda, essiccata al sole e poi consumata come condimento nelle insalate o come ingrediente per zuppe, magari abbinata all’avena, alla verza o alla barbabietola. Proviene invece dal Giappone l’alga Kombu, molto ricca di iodio e quindi utile per il buon funzionamento della tiroide e del metabolismo. E’ usata molto in abbinamento con i legumi (i fagioli azuki) perché il suo contenuto di acido glutammico li rende più digeribili. Inoltre, abbassa la pressione, è ricca di calcio e di sali minerali, ha proprietà anticoagulanti che possono prevenire la formazione di trombi.  Benefica soprattutto per le donne è l’alga Wakame, grazie al suo contenuto di calcio e magnesio (quindi utile per combattere l’osteoporosi) e alle sue proprietà diuretiche (contro la ritenzione idrica). Si può consumare cruda, in insalata, oppure cotta insieme a verdure stufate o nella tradizionale zuppa miso giapponese. C’è chi la trova ottima anche sbriciolata sulle tartare di carne o di pesce. E’ invece d’acqua dolce la microalga detta Spirulina. E’ di colore verde-azzurro, contiene vitamine del gruppo B, vitamine A e D e sostanze anticancro. Proveniente dalle coste del Messico, si può trovare in polvere o in fiocchi, e si aggiunge come condimento in numerosi piatti (anche di pasta), oppure mescolata a frullati e drink energetici, o ancora, in fogli, per realizzare alcuni piatti sushi. Molto conosciuta per essere un gelificante naturale per piatti dolci e salati (budini, creme, confetture, aspic, salse) è l’alga Kanten o Agar agar, che può benissimo sostituire  quindi la “colla di pesce”. E’ di colore rosso vivo, sapore forte che viene reso più delicato attraverso la lavorazione. E’ difficilmente digeribile, per cui il suo uso rimane limitato a quello di addensante. Un vero integratore può essere invece definita l’alga Kelp, proveniente dalla Scandinavia e dai mari freddi. Le sue proprietà sono rimineralizzanti e antinfiammatorie, diuretiche e coadiuvanti per contrastare la cellulite. Regolarizza il metabolismo e può essere utile nei casi di obesità dovuta a ipotiroidismo. Particolarmente apprezzata in questi ultimi anni è l’alga Clorella, proveniente da acque dolci, perché disintossicante, utile in caso di stati infiammatori e reazione allergiche. Ricca di clorofilla, rafforza le difese immunitarie, aiuta la depurazione del sangue, del fegato e dell’intestino, può curare la psoriasi e il diabete, l’ipertensione e i problemi digestivi, aumenta il livello di energia ed è antiossidante. Si trova disponibile sia in polvere (aggiunta ad un bicchiere d’acqua) che in capsule. Non dovrebbe però essere assunta per un periodo superiore a uno o due mesi consecutivi. Può contenere iodio ed è quindi controindicata a chi è soggetto a problemi alla tiroide. E’ comunque consigliabile consultare il proprio medico prima di iniziare ad assumerla. Per concludere, non possiamo dimenticare il grande apporto benefico che le alghe ci regalano per la bellezza della pelle e della linea: i fanghi a base di alghe (soprattutto quelle brune, provenienti dalla Bretagna) sono ricchissimi di sali minerali che asciugano i liquidi e levigano la superficie corporea con effetti pressoché immediati. Venduti in bustine monodose o in barattolo, si stendono sulla cute e si coprono con pellicola alimentare per una ventina di minuti (in qualche caso anche 40 minuti). Quindi si risciacqua. La pelle è come rinata:  simile a Venere che esce dal mare (di botticelliana memoria), il nostro corpo ha vissuto in simbiosi con le sostanze più preziose e ricche dei fondali oceanici assorbendone le incredibili proprietà disintossicanti.

Luisa Benedetti Poma, Membro della Consulta Femminile di Lilt Biella

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