Una dieta ricca di frutta e verdura riduce la mortalità in generale e secondo uno studio del Cancer Prevention Research, risulta un’arma fondamentale per la lotta al cancro alla prostata.
Il Cancer Prevention Researc* ha pubblicato uno studio prospettico** i cui risultati hanno dimostrato che gli uomini che seguono una dieta poco sana hanno una maggiore probabilità di morire e soprattutto di morire di cancro alla prostata.
Recentemente, la rivista Cancer Prevention Research* ha pubblicato uno studio prospettico** che ha coinvolto ben 926 uomini con diagnosi di carcinoma prostatico.
Ai pazienti coinvolti nello studio era stato somministrato nei primi 5 anni un questionario sulle abitudini alimentari, inoltre, erano stati seguiti e monitorati per un totale di oltre 10 anni.
Lo studio in questione ha identificato due tipi di diete: una dieta occidentale (non ritenuta sana) ed una dieta sana.
Gli uomini che assumevano una dieta occidentale erano soliti mangiare carne rossa, prodotti caseari ricchi di grassi e farine raffinate. La frutta non faceva parte della dieta occidentale, al suo posto erano presenti dolci, torte, patate e uova. Nel gruppo che consumava, invece, una dieta sana erano presenti alimenti come frutta, verdura, pane integrale ed un minino di cibi provenienti dalla dieta occidentale.
Ebbene, i risultati hanno dimostrato che gli uomini che seguono una dieta occidentale hanno una maggiore probabilità di morire e soprattutto di morire di cancro alla prostata. Ovvero una dieta ricca di frutta e verdura riduce la mortalità in generale e nel caso studiato, riduce la mortalità per carcinoma prostatico.
Un altro particolare interessante è che i ricercatori hanno identificato tra i cibi più protettivi, l’olio di oliva e l’aceto utilizzato nell’insalata.
Altri studi in passato avevano già identificato l’olio d’oliva e l’aceto come protettivi, segnalati, appunto, come principali costituenti della dieta mediterranea. Non è ancora chiaro come questi alimenti possano migliorare la sopravvivenza nei pazienti con diagnosi di carcinoma prostatico.
In ogni caso le linee guida suggeriscono di evitare una dieta occidentale ma di puntare su una dieta, di fatto, mediterranea.
*Yang M, Kenfield SA, Van Blarigan EL, et al. Dietary patterns after prostate cancer diagnosis in relation to disease-specific and total mortality. Cancer Prev Res. 2015;8:545-551.
** Per studio prospettico si intende il seguire nel tempo due gruppi di individui, uno esposto, l’altro non esposto ad una presunta causa di malattia e di confrontare i loro rischi di sviluppare la malattia oggetto dello studio