Esercizio fisico e tumori: uno studio americano rivela come riduce il rischio di cancro
Corretti stili di vita: prima arma contro i tumori
Non solo seguire una dieta mediterranea equilibrata che preveda la presenza dell’olio extravergine d’oliva come condimento principe ma anche mantenersi in forma è importante per mantenersi sani e in salute. Non a caso al 39% delle persone malate di cancro è stato consigliato dal proprio medico di fare sport, dato che fa riflettere se pensiamo che ben il 38% dei pazienti oncologici svolge una vita prettamente sedentaria.
L’importanza dell’esercizio fisico per un malato di cancro: l’Operazione Phalco, un esperimento italiano recente
Ad ottobre 2019 attraverso un esperimento che ha interessato 4 città, a partire da Roma e Verona, noto come Operazione Phalco (acronimo di Physical Activity for Oncology) la fondazione AIOM in collaborazione con l’Università del Foro Italico e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) aveva osservato il comportamento durante 4 mesi di allenamento aerobico e di forza con un personal trainer di:
● 60 pazienti con tumore al seno e al colon-retto
● fuori forma da 12 mesi
● a distanza di 1 anno dall’intervento chirurgico
● di età compresa tra i 40 e i 65 anni
“Bastano 150 minuti di movimento alla settimana per ridurre del 25% la mortalità per tumore del seno nelle donne che hanno già ricevuto la diagnosi rispetto alle sedentarie”, dice Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) . E’ anche dimostrato che 30 minuti di movimento al giorno sono sufficienti per diminuire del 19% la mortalità nei pazienti con carcinoma del colon-retto.
“È dimostrato – spiega Fabrizio Nicolis, presidente Fondazione AIOM – che il movimento, sia dopo la diagnosi che nei primi passi successivi all’intervento chirurgico, migliora la sopravvivenza.”
L’esercizio fisico è importante per combattere il cancro: lo studio americano
Su un campione di 750000 pazienti adulti osservati per 10 anni di cui 50.620 persone malate di tumore i ricercatori del National Cancer Institute facente parte dell’American Cancer Society e dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health finalmente hanno quantificato la dose di attività fisica necessaria per identificarla come misura di prevenzione individuando nel Met (Metabolic equivalent of task) un’unità di misura per calcolare il numero di calorie bruciate durante l’esercizio fisico a prescindere dal peso corporeo, registrato importanti dati:
- con un allenamento fisico d’intensità moderata si bruciano dalle 3 alle 6 volte in piu’ di calorie al minuto (quindi 3-6 Met)
- In un allenamento fisico intenso invece si bruciano oltre 6 Met
LO STUDIO AMERICANO, DATO CRUCIALE: L’ATTIVITA’ FISICA RIDUCE IL RISCHIO DI TUMORE AL FEGATO DEL 27%
Scoprendo come su 15 tipi di tumori diversi l’attività fisica possa addirittura contribuire a diminuire considerevolmente il rischio di ammalarsi di ben 7 tipologie di tumori, hanno trovato in alcuni di questi una correlazione tra dose di attività fisica proposta e reazione del paziente raccogliendo questi risultati, decisivi per il progresso nella ricerca sul cancro:
- tumore al fegato (18%-27%)
- mieloma (14%-19%)
- linfoma non-Hodgkin (11%-18% nelle donne)
- tumore ai reni(11%-17%)
- tumore all’endometrio (10%-18%)
- tumore al seno femminile (6%-10%) – già l’equipe di ricerca francese della Società europea di oncologia medica (Esmo) aveva confermato i benefici dello sport per le donne malate di cancro al seno o con maggior predisposizione [2018]
- tumore al colon nell’uomo (8% per 7,5 Met ore/settimana – 14% per 15 Met ore/settimana)
“Questi risultati – concludono gli autori – forniscono un supporto ai livelli di attività fisica raccomandati per la prevenzione del cancro e una base per gli studi in corso e futuri sulla prevenzione del tumore. Le linee guida sull’attività fisica sono state in gran parte basate sul loro impatto su malattie come le cardiopatie e il diabete. Questi dati forniscono un forte sostegno al fatto che questi livelli raccomandati sono importanti anche per la prevenzione del cancro – ha dichiarato Alpa Patel, direttore scientifico della Ricerca sull’epidemiologia presso l’American Cancer Society”
Questa ricerca scientifica racchiude un compendio di 9 studi eseguiti negli Stati Uniti, in Europa e Australia che e’ possibile consultare sul “Journal of Clinical Oncology”, la rivista medica dell’American College Society dedicata alle ricerche compiute nell’oncologia clinica.
Il risultato dello studio inoltre afferma che in base al protocollo internazionale stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il tempo da dedicare all’attività fisica nell’arco di una settimana dev’essere:
- almeno di 2,5 o 5 ore a settimana per un allenamento con un livello d’intensità moderato come una camminata veloce o una pedalata a 15 km/h, una sessione di acquagym, un ballo – il tumore al colon si é ridotto dell’8%
- oppure di 1,25-2,5 ore a settimana per un allenamento di livello intenso – il tumore al colon si é ridotto del 14%
L’attività fisica é un’arma efficace per la battaglia contro il cancro perché il movimento oltre a prevenire e combattere la malattia contrasta gli effetti collaterali della chemioterapia.
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