I dati parlano chiaro: lo stivale dal tacco alto circondato da cinque mari è il posto dove si vive più a lungo e in salute al mondo.
Leggi l’articolo del Dr. Franco Girelli, tratto da Bloomerg, agenzia statunitense con sede a New York, che dopo aver analizzato l’aspettativa di vita in ben 163 paesi afferma che l’Italia è il posto dove si vive più in salute. Se hai intenzione di vivere a lungo, l’Italia è il posto dove andare.
Italia: il Paese da scegliere se hai intenzione di vivere a lungo e in salute
Suona più o meno così il titolo dell’articolo apparso sul sito dell’agenzia Bloomberg il 20 marzo. L’agenzia Bloomberg si occupa di informazione con sede a New York, il fondatore è Michael Bloomber, sindaco di New York dal 2002 al 2013. Lo stivale dal tacco alto circondato da cinque mari, è il posto più in salute del mondo, così recita testualmente l’articolista del Bloomber Global Index. L’articolo è ricavato da un indice che analizza l’aspettativa di vita in ben 163 stati.
Gli Italiani stanno meglio e vivono più a lungo di statunitensi, canadesi e britannici
Un bambino nato in Italia, meglio ancora se una bambina, ha delle ottime chance di diventare ottuagenario. Se pensate che 4500 Km più a sud in Sierra Leone l’aspettativa di vita si ferma a 52 anni, 49 in Ciad. Malgrado la “non brillante” situazione economica e la cronica disoccupazione giovanile, gli italiani godono di ottima salute, stanno meglio e vivono più a lungo di statunitensi, canadesi, e britannici. Soffrono meno di ipertensione, ipercolesterolemia e malattie mentali. I fattori che ci portano ai vertici della classifica sulla sopravvivenza sono essenzialmente due: il buon funzionamento del servizio Sanitario e il sano regime alimentare che utilizzano gli italiani. Una dieta ricca di fibre, vegetali, olio di oliva extra vergine e carni magre.
Islanda, Australia, Svizzera e Singapore le altre nazioni ai vertici della classifica
La classifica è stata stilata tenendo conto di vai fattori che possono influenzare l’aspettativa di vita come la pressione alta, l’abitudine al fumo, la malnutrizione e la disponibilità di acqua potabile. Islanda, Australia, Svizzera e Singapore sono le altri nazioni ai vertici della classifica. Lo sviluppo che caratterizza la nostra era però, non presenta solo lati positivi bensì l’ipertensione, l’eccesso di colesterolo e soprattutto l’obesità dovuta alla cattiva alimentazione. In quest’ultimo parametro primeggiano gli Stati Uniti, in particolare Louisiana, Mississippi, Alabama e West Virginia, dove il 35% dei loro abitanti sono considerati obesi. Un dettaglio, la donna più longeva del mondo è piemontese, vive a Verbania ed ha recentemente compiuto 117 anni.
Dr. Franco Girelli, Oncologo e Radioterapista di LILT Biella