Riso: scopri con noi curiosità e benefici di un alimento tipico della tradizione biellese.
Un viaggio tra storia, componenti, varietà e benefici per il nostro organismo a cura della Dott.ssa Tucci, dietista di LILT Biella.
Scopri di più sul riso:
Riso: la cultura di questo cereale
Il nome di battesimo del riso è Oryza Sativa e appartiene alla famiglia delle Graminacee. Il riso è un cereale conosciuto dall’antichità e alcuni sostengono che sia stato il primo cereale ad essere utilizzato, prima ancora del frumento. Riso basmati, riso nero, riso bianco classico, riso rosso, integral: i tipi di riso sono veramente tanti; soltanto in Italia se ne coltivano circa cento varietà, diverse per forma e dimensione dei chicchi, oltre che per fragranza e contenuto. La componente glucidica del riso presenta, inoltre, un effetto regolatore sulla flora intestinale, tant’è che il riso in bianco si utilizza come adiuvante nella terapia dei disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale. Il riso, inoltre, possiede un aminoacido essenziale, la lisina, e proteine di buona qualità. Quanto alla componente lipidica, contiene soprattutto acidi grassi essenziali. Ha molto potassio e poco sodio ed è quindi un alimento indicato per chi soffre di ipertensione arteriosa. Il riso è privo di glutine e può quindi essere consumato anche da chi soffre di celiachia.
Curiosità sul Riso
Il riso bianco: uno dei più diffusi e allo stesso tempo amati, da utilizzare nelle cucine e pietanze appartenenti alle tradizioni di tutto il mondo. Oltre al suo sapore inconfondibile, offre, se assimilato,moltissimi benefici all’intestino. Regola la flora batterica e dona all’organismo molte vitamine appartenenti al gruppo B.
Proprio queste sostanze (assieme all’amido), aiutano l’intestino e varie parti del corpo. Attenua anche i casi di gastrite sempre il consumo di questo tipo di cereale.- Il riso integrale: è particolarmente ricco di fibre ed ha un elevato potere saziante; per questi motivi è molto utile nelle diete ipocaloriche e contro la stitichezza.
- Il riso basmati: è la qualità con meno grassi. Può essere usato per preparare primi piatti, ma anche al posto del pane. È molto profumato. Richiede una lunga cottura.
- Il riso nero: è particolarmente ricco di proteine; ha circa il doppio di proteine rispetto al comune riso bianco.
- Il riso rosso: è stato creato dall’uomo, mischiando varie tipologie di questo cereale ad un particolare lievito. Contiene al suo interno alte concentrazioni di sali minerali e polifenoli. Inoltre è indicato per persone affette da ipercolesterolemia.
Varietà di Riso: soprile tutte
Le varietà più diffuse nelle coltivazioni italiane sono: Arborio, Baldo, Carnaroli, Vialone Nano mentre il Basmati e il Gange sono varietà indiane, ed infine il Patna tipico della Thailandia.
Per rendere il riso facilmente cucinabile occorre lavorarlo. Dopo la primissima fase di eliminazione della membrana più esterna, si esegue la sbramatura che priva il chicco del suo involucro, il chicco di riso è integrale, ancora molto ricco delle sue sostanze nutritive, tuttavia impegnativo da cucinare, per il lungo tempo necessario per la cottura. A questo punto viene sbiancato con una fresa che toglie gli ulteriori strati che circondano il chicco, e attraverso vari livelli di raffinatura, assume il caratteristico colore bianco; infine è lucidato e brillato così da diventare ancora più bianco e levigato. Esiste anche un riso parboiled, sottoposto ad un procedimento che rende il chicco più resistente alla cottura. In commercio, come accennato, troviamo anche il riso integrale, dalle maggiori proprietà nutrizionali rispetto a quello bianco perché durante la raffinazione il chicco perde molte fibre, sali minerali e vitamine (soprattutto B1).
La forma e le dimensioni del chicco sono differenti da una varietà all’altra, in generale il chicco più corto e tondo è più ricco di amido ed è indicato per minestre e dolci, il chicco più allungato è più duro, mantiene di più la cottura ed è maggiormente indicato per insalate di riso e risotti.
Dato che il riso possiede molte qualità benefiche anche in ambito di assorbimento, è bene conservarlo in luoghi asciutti. Deve essere sempre ben chiuso, proprio perché è in grado di assorbire l’odori degli altri alimenti.
Il riso si può utilizzare in cucina in svariati modi, sia in preparazioni salate che dolci. La cucina tradizionale italiana lo predilige nelle varietà tipiche della nostra penisola soprattutto per primi piatti, come il famoso risotto, che assume centinaia di varianti a seconda degli ingredienti utilizzati. In Europa il riso è per lo più d’importazione italiana o orientale.
Dal riso si può anche ricavare dell’olio e del latte, che si possono utilizzare in cucina come alternative vegetali agli equivalenti di origine animale.