Presentata la bozza del nuovo codice deontologico: gli infermieri biellesi dibattono sui valori professionali
Venerdì 19 maggio a Spazio LILT, sede del collegio IPASVI di Biella, è stata introdotta la bozza del codice deontologico: uno strumento fondamentale, al quale si attengono tutti i professionisti durante il loro esercizio lavorativo. Ospite d’onore: la senatrice della Repubblica italiana Annalisa Silvestro.
Collegio IPASVI di Biella: una riflessione corale sul codice deontologico
Durante la Conferenza Stampa la Presidente Rita Levis ha motivato il desiderio del Collegio di Biella di proporre direttamente ai propri iscritti la voce della Senatrice Silvestro, per fare una riflessione corale sulla deontologia. La Senatrice Silvestro è, infatti, rappresentante al Parlamento della professione infermieristica e relatrice della proposta legislativa sulla necessaria revisione del Codice tutt’ora in vigore. Il suo intervento si è concentrato nell’illustrare le modifiche presenti nella bozza, rese necessarie per adeguarsi ai cambiamenti socio-culturali dei nostri tempi.
“Il Collegio organizza questa giornata come offerta di partecipazione ai suoi iscritti nella gestazione di un importante cambiamento legislativo. Vorremmo caldamente un dibattito libero e aperto tra i nostri iscritti perché ognuno possa esprimere la propria idea, la propria visione della professione di infermiere. Saranno idee sicuramente personali, diverse ma solo così, con il dibattito democratico si cresce”. – Rita Levis – Presidente Collegio IPASVI Biella
“Dopo sei anni dalla approvazione del vigente codice di deontologia, gli oltre 420.000 infermieri italiani sono chiamati dai loro organismi di rappresentanza professionale – Collegi provinciali Ipasvi e Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi – a dare il loro diretto contributo per la definizione del loro nuovo Codice deontologico. Il codice di deontologia è lo strumento principe a cui tutti i professionisti guardano e si attengono durante il loro esercizio professionale. Il codice deontologico ha, per gli infermieri, un ulteriore e rilevante significato: è infatti uno degli elementi che, in base ad una legge dello Stato, contribuisce a definire il loro ambito specifico di esercizio professionale e il comportamento che devono assumere quando “fanno” assistenza. Quando cioè accolgono il paziente, ne individuavano i bisogni, lo aiutano ad affrontarli e superarli, lo accompagnano durante l’intero processo di cura, effettuano terapie, lo tranquillizzano quando per capire come curare, vengono utilizzati o utilizzano strumenti e tecnologie complesse. La medicina ha avuto nell’ultimo ventennio uno sviluppo scientifico rilevante; risultati fino a non molti anni fa insperabili, possono essere oggi raggiunti. Spesso però a tale evoluzione scientifica non si è accompagnato un uguale sviluppo nelle relazioni umane, nella vicinanza alla persona che soffre, che ha paura, che chiede un conforto basato su capacità e competenze professionali sempre più elevate e intrise di empatia e proattività. Ecco, il nuovo Codice deontologico vuole confermare e indirizzare l’azione degli infermieri in quella direzione, fornendo loro non solo un orientamento etico e supporti valoriali e professionali ma anche sostenendoli nell’affermare che il valore fondante di tutte le attività incardinate nell’assistenza infermieristica è la centralità della persona assistita. L’infermiere cura e si prende cura, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’uguaglianza della persona assistita, delle sue scelte di vita e della sua concezione di salute e di benessere”. Annalisa Silvestro – Senatrice della Repubblica italiana – Segretario 12 commissione permanente (Igiene e Sanità)
Quali sono le novità all’orizzonte? Lo abbiamo chiesto alla senatrice Annalisa Silvestro
Nel pomeriggio l’evento formativo “Deontologia e Fiducia: Infermieri biellesi ed esperti riflettono”
Al pomeriggio, nell’aula formazione del Collegio gremita di professionisti biellesi, si è svolto l’evento formativo dal titolo “Deontologia e Fiducia: Infermieri biellesi ed esperti riflettono”. Nel dibattito sono stati coinvolti alcuni sociologi che hanno illustrato i dati di una ricerca sulla professione infermieristica a Biella, elaborata in base ad un questionario proposto un anno fa a tutti gli iscritti, nell’ambito di un progetto regionale che ha coinvolto tutti i Collegi del Piemonte.